Amamaja una storia d'amore
L’allegria travolgente di Giulia e la tenacia di Simone hanno preso forma nel nome che hanno dato al loro progetto di vita… Amamaja.
A poca distanza da San Quirico, nel cuore delle Alte Valli, è quasi un sogno perdersi in questo santuario della natura, dove l’intorno e la passione sono i migliori ingredienti per creare una formula impareggiabile.
Se alla ricetta aggiungiamo il rinnovamento della tradizione e la cura nella preparazione di ogni suo prodotto, scopriamo presto il segreto che ci attende ad Amamaja: dalla delicatezza della caciotta di Cabannina, alla morbidezza della ricotta e dello yogurt avvolti dal calore della lana di Alpaca, così accogliente come i nostri protagonisti.
Ma Amamaja è molto più di tutto questo. È un progetto di vita, una vita che Simone e Giulia cercano di migliorare giorno dopo giorno con il loro impegno.
Anche il recupero della Cabannina, una razza di vacca che era quasi estinta, sembra una metafora del loro lavoro alla ricerca della conservazione del nostro passato e della ricchezza che la storia ci ha lasciato in eredità.
Allo stesso tempo è uno sguardo rivolto al futuro, una riconciliazione tra tradizione e necessità di sviluppo sostenibile, che possa lasciare un’impronta di amore e rispetto per la natura nelle generazioni future, così come a loro volta l’hanno ricevuta.
Giulia e Simone, ma soprattutto il piccolo Grande Lucio, il frutto del loro amore, rappresentano la scommessa vinta di poter riscoprire un nuovo stile di vita fatto di grandi soddisfazioni come risultato della somma di tante piccole cose.
Ci salutiamo con la stessa cordialità con cui ci hanno aperto le porte della loro casa, o meglio, accolti in una meravigliosa struttura di fango e paglia, dominata dal rilievo di un albero, che emerge dal terreno stesso come simbolo della natura “empoderata”, che allarga i suoi rami come un vero abbraccio.
Racconto tratto dai diari di
Deborah & Lorena