BIO DISTRETTO DELLE ALTE VALLI
Un giorno… di tanto tempo fa ci siamo messi intorno ad un tavolo ed abbiamo scoperto che tante realtà del nostro territorio si stavano già muovendo verso la creazione di quello che oggi è il più grande Bio Distretto Montano presente in tutta l’Europa.
Dare una forma ed un riconoscimento ufficiale ci è sembrata la cosa più naturale da fare. Ed eccoci qui…
3 Regioni
Emilia Romagna, Liguria e Toscana4 Province
Parma, Piacenza, Genova e Massa Carrara
57 Comuni
Albareto (PR), Bardi (PR), Bedonia (PR), Compiano (PR),
Valmozzola (PR), Berceto(PR), Terenzo(PR), Pellegrino
Parmense(PR), Borgo Val di Taro (PR), Calestano (PR), Tizzano
Val Parma (PR), Corniglio (PR), Monchio delle Corti(PR),
Palanzano (PR), Ferriere (PC), Farini (PC), Bettola (PC),
Morfasso (PC), Ottone (PC), Zerba (PC), Cerignale (PC), Corte
Brugnatella (PC), Bobbio (PC), Alta Val Tidone (PC), Coli Perino
(PC), Vernasca (PC), Santo Stefano D’Aveto (GE), Rezzoaglio
(GE), Ne (GE), Mezzanego (GE), Borzonasca (GE), Rovegno (GE),
Tornolo (PR), Varsi (PR) , Bore (PR), la frazione di Pelosa
sotto il comune di Varese Ligure (SP), Zeri (MS), Pontremoli
(MS), Mulazzo (GE), Fontanigorda (GE) e Montebruno (GE), Casarza
Ligure (GE),Castiglione Chiavarese(Ge), Gazzola (PC),
Gropparello (PC), Lugagnano Val d’Arda (PC), Pianello Val Tidone (PC),
Piozzano (PC), Ponte dell’Olio (PC), Rivergaro (PC), Travo (PC),
Vigolzone (PC), Bagnone (MS), Licciana Nardi (MS), Filattiera
(MS), Fivizzano (MS), Cogorno (GE)
18 Alte Valli
Taro, Ceno, Baganza, Aveto, Nure, Val Parma, Trebbia, Boreca, Arda, Cenedola, Mozzola, Stirone, Boreca, Val Petronio, Lunigiana, Sturla e Graveglia, Alta Val Tidone.
In riferimento alle opportunità di qualificazione, tutela e attrattività del territorio aperte dai “Biodistretti” quale strumento innovativo di pianificazione e governo del territorio basato sul modello etico, equo e solidale del biologico, nel corso degli ultimi anni si è consolidata una rete di agricoltori, produttori, amministrazioni pubbliche e associazioni che intendono orientare nel senso della sostenibilità ambientale il proprio sviluppo socio-economico, ambientale e culturale.
La stabilità della rete collaborativa è attestata dalla costituzione del Consorzio Alte Valli tramite atto notarile in data 11 luglio 2019, con sede legale in Piazza Caduti della Patria n.1 Bedonia (Parma) il cui Consiglio Direttivo, intende occuparsi delle certificazioni ambientali di qualità, ed ha assunto la rappresentanza del Biodistretto delle Alte Valli.
Attualmente le aziende consociate si occupano di agricoltura biologica, allevamento api, allevamento bovini, silvicoltura, allevamento trote, produzione e lavorazione di castagne, agriturismi, ristorazione tipica, birra agricola e produzione liquori, accoglienza quali agriturismi, B&B e alberghi diffusi. Queste aziende operano in territori storicamente e culturalmente a vocazione agricola e artigianale, senza la presenza di impianti industriali di media/grande dimensione: tale criterio elettivo è prerequisito per fare parte del Consorzio.
Il progetto del Biodistretto adotta le linee guida AIAB e intende aderire alla rete dei Biodistretti AIAB nella scelta del modello bio per lo sviluppo del territorio e la gestione sostenibile, innanzitutto riconoscendo che l’ambito territoriale di cui si parla possiede un’identità data dal patrimonio naturale e boschivo incontaminato dei crinali appartenenti alle Valli, da unicità di prodotti per origine e modalità di produzione nonché trasformazione, specie autoctone da valorizzare sui mercati locali ed internazionali, nonché salubrità dei luoghi.
I PROGETTI ATTUALMENTE SOSTENUTI E SVILUPPATI SONO :
BEE LIFE, be live – Santuario delle Api
Si tratta di un progetto mirato e creato affinché si tuteli il mondo delle api, e degli impollinatori selvatici il cui lavoro risulta fondamentale per chi si occupa di agricoltura e alla vita stessa. Per ottenere questo risultato è necessario preservare un territorio senza fonti inquinanti e rispettoso anche di queste piccole e laboriose forme di vita. L’accordo con gli enti pubblici comprende creazione di aree verdi con piante e fiori di interesse per questi insetti; nell’ambito di questo progetto si intende anche valorizzare il miele di montagna biologico prodotto nel nostro territorio.
Inoltre abbiamo stipulato un accordo con l’Università di Parma per i campionamenti sui pollini e miele per valutare le condizioni ambientali del territorio.
CORNIOLO ROSSO DELLE ALTE VALLI
Il progetto di valorizzazione e diffusione del corniolo rosso rientra nel più vasto ambito della tutela dei frutti antichi. Prevede l’istituzione del marchio “Corniolo Rosso dell’Alta Valle” (da coltivarsi con metodo Bio o naturale) per la produzione di succhi di frutta e confetture nonché per aromatizzare liquori come da tradizioni che vale la pena di riscoprire. Specie rustica che vive a gruppi nelle radure dei nostri boschi, è apprezzata in senso paesaggistico per l’associazione con le querce e abbellisce i giardini come pianta ornamentale. Anticamente veniva utilizzato il suo durissimo legno per riti magici e armi: vi sono diverse leggende di età greca e romana che ne trattano facendolo rientrare tra le piante mediterranee depositarie di miti e simboli. Abbiamo richiesto a Slow Food di aprire un iter di riconoscimento di questo prodotto ritenendolo perfettamente compatibile con la tutela della biodiversità e la costruzione di rapporti consapevoli sui sistemi ambientali tra produttori e consumatori.
MELA AUTOCTONA SERIANA
Tra i progetti di valorizzazione dei frutti antichi rientra la tutela della mela autoctona Seriana, denominata anche “Mela di Bedonia” per la produzione di succhi di frutta. Per le sue caratteristiche organolettiche alcuni esperti hanno favorevolmente riconosciuto anche la possibilità di avviare un’attività innovativa per il nostro territorio dedicata alla trasformazione in aceto di mele.
I PICCOLI FRUTTI
Diverse aziende consorziate sono dedicate alla produzione dei piccoli frutti con particolare riferimento alla produzione di frutti di bosco, fragole biologiche e nocciole particolarmente ambiti dal settore della pasticceria e produzioni dolciarie biologiche. Dalla coesione tra i produttori si intende valorizzare tali produzioni e relative trasformazioni (es. succhi di frutta, confetture e crema di nocciole) creando un marchio unico per la commercializzazione.
LA COLTURA DELLE VITI E LA VINIFICAZIONE
Grazie alla ricerca di alcuni agricoltori e imprenditori sensibili alla ricerca e tutela dei vitigni tradizionalmente coltivati nelle Alte Valli sono stati individuati e caratterizzati sotto il profilo del DNA i quattro vitigni tradizionali ( di cui tre producono uve a bacca rossa e uno a bacca bianca) che si intende rimettere a coltivazione con metodo biologico. A queste uve è stato riconosciuto dal CREA, con cui il Consorzio collabora, un DNA unico al mondo e per tutelare questa peculiarità il regolamento interno con vincolo di produzione biologica verrà convertito in vero e proprio disciplinare di produzione e vinificazione. Il progetto di recupero delle antiche varietà di viti si caratterizza per un valore sociale ed educativo aggiuntivo: protagonisti della sperimentazione di tali varietà sono stati i giovani studenti dell’Istituto Agrario di Bedonia Zappa-Fermi (PR), che in ottobre 2019 hanno effettuato la prima pigiatura e vinificazione coadiuvati da un enologo e un agronomo. Il trapianto delle prime barbatelle era previsto nella primavera 2020 presso i terreni dell’Istituto scolastico ma è stato temporaneamente fermato causa emergenza COVID 19; appena possibile riprenderanno il progetto della vigna sperimentale nella scuola e il ciclo di produzione di altre vigne nel territorio a cura di aziende private.
LE CARNI BIOLOGICHE
Nel territorio delle Alte Valli sono presenti allevamenti bovini (Limousine) che fruiscono liberamente dei pascoli e rigettano le pratiche di fatto crudeli degli allevamenti intensivi. Il Consorzio intende valorizzare tale stile di allevamento da cui si ricavano carni prodotte in modo biologico creando ulteriori canali di vendita e promozione non solo in ambito locale ma anche grazie alle opportunità del mercato digitale.
LA TUTELA DEL SUINO LOCALE
Il Consorzio intende impegnarsi per la tutela del suino locale grigione e dei prodotti derivati. A tale scopo ha già avviato collaborazione con Enti di formazione allo scopo di organizzare corsi in norcineria per la produzione di pregiati salumi che sono il tratto distintivo della gastronomia locale correlata al suino.
LE PRODUZIONI CASEARIE
Il Consorzio si adopera per il recupero di un antico formaggio denominato “Cason”, formaggio di latte vaccino a pasta dura con stagionatura minima di sei mesi maturato nelle foglie di castagno. Le razze bovine autorizzate per la produzione del latte di questo formaggio (50% da razze autoctone) sono le native Cabannina (ligure), Bardigiana (Emiliana), Ottonese (Emiliana). Tale progetto è seguito con interesse da tecnici specializzati nel settore e ne è scaturita una collaborazione con l’Università di Parma. L’importanza dei progetti rivolti alle produzioni casearie consiste sia nel recupero di razze antiche (bovine, ovine e caprine) ben adatte alla produzione di formaggio di montagna sia nella valorizzazione di altri prodotti caseari che si possono mettere in produzione (Parmigiano Bio, Caciotte di montagna, Formaggi di capra e Formaggio di pecora, Sant Ste’, U cabannin, Sarassu, ricotta, Burro di Montagna). Per quanto riguarda il Cason abbiamo richiesto a Slow Food di aprire un iter di riconoscimento di questo prodotto e della sua storia. Da qui l’importanza di creare un progetto denominato CHEESE VALLEY, costituito con il chiaro intento di valorizzare nel suo complesso i prodotti caseari (18 tipologie di formaggio differenti nelle Alte Valli)
L’ALLEVAMENTO DELLA TROTA FARIO IGP E LE GUIDE DI PESCA SPORTIVA
Per quanto concerne l’itticoltura in Appennino si distingue l’allevamento della Trota Fario Mediterranea, per cui è in corso la richiesta di riconoscimento del marchio IGP per tipicità e storicità. La tutela di questa specie si estende al suo habitat e quindi alla salvaguardia dei fiumi presenti in Appennino. L’allevamento delle trote può dare vita ad attività turistiche collegate quali lo sviluppo della pesca sportiva con istituzione di un nucleo di guide di pesca sportiva. In merito alla Trota Fario Mediterranea si sta lavorando anche tra aziende private consorziate (sul territorio del nostro distretto è presente la troticoltura che ha ritrovato la trota autoctona, trattasi di “Itticoltura Gelana” di Raineri Andrea), Università di Parma, e Comitato della Sagra della Trota di Bedonia per terminare l’iter burocratico volto al riconoscimento del marchio IGP.
PROGETTO ALTE VALLI SMART LIFE
I progetti di valorizzazione e creazione di futuro per la montagna non possono prescindere dai suoi principali problemi, che sono abbandono e spopolamento. La riattivazione di un circuito di risorse ambientali, agricole ed economiche deve includere anche l’elemento sociale: la gente che già abita in montagna e le persone che possono e desiderano realizzare un progetto di vita diverso da quello che orbita intorno alle città e le loro periferie. A questo punto è importante che il benessere sociale di chi vive in montagna comprenda anche soluzioni intelligenti per migliorare o risolvere i problemi delle distanze e la fruibilità dei servizi. Il primo passo in questa direzione è stata una convenzione agevolata per gli abitanti dei comuni di Alte Valli con una società di telecomunicazioni identificando proprio nelle opportunità delle reti di connessioni le agevolazioni che possono mitigare difficoltà orografiche e logistiche.
PROGETTI DI VALORIZZAZIONE
DEI PRODOTTI SPONTANEI
Tutela e valorizzazione della Castagna, progetto svolto insieme ad i produttori e all’omonimo consorzio, per la commercializzazione sia del frutto che dei prodotti trasformati. Il progetto mira anche al recupero di antichi fabbricati in sasso ove avveniva la lavorazione delle castagne per evitare la perdita di testimonianze materiali e culturali dell’antropizzazione del territorio.
Tutela e valorizzazione del Tartufo Nero dell’alta Val Ceno: si tratta di un prodotto presente spontaneamente presente nei boschi. Una recente ricerca del consorzio insieme ai suoi agronomi hanno spostato il focus su un prodotto maggiormente ricercato. Il bianco delle Alte Valli. Su questo progetto i nostri agronomi stanno investendo tempo e risorse per riuscire a rendere maggiormente presente il prodotto sul nostro territorio, già naturalmente vocato.
Tutela e valorizzazione del Fungo Prugnolo: tale fungo è un pregiato e delicato micete primaverile di aprile e maggio tipico delle Alte Valli , con sapori e caratteristiche che lo rendono una vera specialità. Per migliorare la conoscenza e la sicurezza del consumo del prugnolo è prevista l’istituzione di un corso per micologi.
MANGIO BIO, RISCOPRENDO LE ANTICHE VARIETA’ DI CEREALI
Tutela e valorizzazione delle qualità di frumenti e cereali antichi: la ricerca della biodiversità e tipicità dei prodotti di montagna riguarda anche le colture di frumenti e cereali antichi le cui proprietà nutrizionali e caratteristici sapori stanno inducendo un’inversione di tendenza rispetto alla standardizzazione imposta dall’agricoltura intensiva.
RISTORAZIONE E ALTE VALLI TOP QUALITY
Collaborazione con la ristorazione per l’utilizzo di prodotti tipici biologici del territorio: il nesso tra valorizzazione di prodotti tipici e ristorazione è essenziale per cui è già attivo e crescente l’interesse di operatori della ristorazione per arricchire e contraddistinguere la propria offerta alla clientela locale e ai turisti. Per questo si è reso necessario la creazione di un marchio che identifichi le attività virtuose che valorizzino i prodotti del territorio. Alte Valli Top Quality.
FORMAZIONE ED ACCADEMIA DELLA MONTAGNA
L’Accademia della Montagna delle Alte Valli con Sede nei comuni del Biodistretto, istituisce e crea corsi di formazione mirati per il mondo rurale e turistico, in accordo con gli enti formativi con cui collabora il consorzio; non vi è una sede unica ma ad ogni realtà amministrativa è stato assegnato un polo formativo in base alla vocazione del comune stesso. Ad Esempio ad Albareto è stata assegnata Accademia della Montagna – Polo Formativo di Micologia, a Berceto quello di cerealicoltura e arte della panificazione, a Bardi zootecnia e arte casearia, a Bedonia Viticoltura Eroica Sostenibile, a Tornolo apicoltura e così tutti gli altri comuni.
Stage e tirocini in accordo con gli enti formatori.
MANGIO BIO, VIVO ALTE VALLI
Collaborazione con i comuni per la fornitura e gestione delle Mense scolastiche, prediligendo l’utilizzo di prodotti delle Alte Valli Bio e a Km0.
BIOCOSCIENZA
Progetto nato per sostenere e collaborare con l’istituto Zappa Fermi nella creazione di un percorso pratico/conoscitivo delle filiere presenti nelle Alte Valli. Ad ogni classe in base al loro percorso di studi, verrà affiancato un team di esperti forniti dal consorzio. L’idea non è solo quella di trasmettere nozioni scolastiche ma di far vivere tutte le esperienze lavorative ai ragazzi in modo pratico ma sopratutto in modo BIO.
SENATO DELLA MONTAGNA
Il Senato della Montagna, il parlamento delle Alte Valli, formato dai 25 sindaci del territorio e dai 25 senatori(rappresentanti del consorzio/mondo privato), nato con lo scopo di dare una vera ed unica progettualità alle Alte Valli. Da questa assemblea non solo usciranno i progetti che influenzeranno positivamente la nostra vita, ma verrà data la possibilità anche ad altri comuni limitrofi di entrare a far parte delle Alte Valli, purché siano montani, si rispecchino e rispettino le regole e convenzioni in essere, dopo un percorso di avvicinamento e coinvolgimento che durerà 3 anni.